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Elch-Brau

Birrifici

Gräfenberg, Alta Franconia, un comune, 4mila anime, un birrificio che è anche distilleria in divenire; nel registro delle imprese figura come Thuisbrunner Elch-Bräu, meglio conosciuta come semplicemente Elch. Una realtà tipicamente territoriale (locanda con impianto annesso) che brassa al momento 1.500 ettolitri l’anno, distribuiti entro una gamma non ampia di tipologie, tra le quali non manca una Pils, qualificata come “naturbelassen” ovvero naturale.

Stiamo parlando di una Keller Pils, peraltro brassata secondo un protocollo non totalmente da atto di fede teutonico, visto che ammette una luppolatura non solo estesa al dry-hopping, ma anche articolata su tre varietà, di cui due ortodosse (Tettnanger e Spalt Select), una, invece, decisamente meno (l’americano Cascade). Al di là del pedigree, la bevuta è piacevole e ben costruita. Colore paglierino velato, schiuma palpabile e di discreta tenuta, profumi decisamente campestri: erbaceo, sambuco, nepitella e un’idea di scorza d’arancia, prima di diffondersi in estese florealità. Il palato, poi, è quel che ci si aspetta: veloce e da sorsata capiente, proteso verso un finale longilineo e gradevolmente dry. Il tutto a non più di 4,9 gestibilissimi gradi alcolici.

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